Pubblicato in un social da un volenteroso che non siamo in grado di fornirne il nominativo ma che comunque ringraziamo.
Prendere quanto di seguito scritto come mere indicazioni generali ma senza pretendere l’assoluta veridicità..
Ripassiamo le regole di navigazione di Venezia.  Ecco un breve riassunto:
 TUTTE LE BARCHE/NATANTI/BALENE/VAPORETTI/CANOE/TOPI/TAXI/NUTRIE/GONDOLE/PEOCI E DELFINI SI PASSANO DIETRO/A POPPA/ CHIAPPE/ CHIAMATELE COME VOLETE MA MAI DAVANTI!! 
 – CANALI A UNICO FILARE DI SEGNALAZIONE:
 Le imbarcazioni a motore DEVONO mantenere la propria dritta (destra). 
Da S.Giuliano a Venezia si sale a 12/20m dalle bricole.
Da Venezia a S.Giuliano si scende a 2/6m dalle bricole.
Idem da e per Campalto o Tessera.
Non interessa a nessuno dove devi andare tu! Non puoi farlo in contromano.
 Si da precedenza SEMPRE a barche a remi/vela e canoe che devono SEMPRE stare sotto briccola.
 – CANALI A DOPPIO FILARE DI SEGNALAZIONE:
 Nei canali principali, le barche a motore devono viaggiare al centro della via d’acqua e, al sopraggiungere di un mezzo proveniente dalla direzione opposta, tenere la destra.
 – PRECEDENZE:
 La barca che si immette in un canale deve dare SEMPRE la precedenza alle barche che vi navigano. Le barche devono dare SEMPRE la precedenza ai battelli del servizio di linea ACTV/ALILAGUNA non devono attraversarne MAI la rotta o intralciare le manovre di approdo. SI PASSA DA POPPA!
 – VELOCITÀ:
 Nei canali vi è un sistema di cartelli che ne indicano il limite massimo. Comunque quando si incrocia un natante si cala più possibile SEMPRE. Incrociando una barca a remi si STACCA LA MARCIA SEMPRE E SI AZZERANO LE ONDE.
Grande o piccola che sia ci si incrocia in minima. LA REGOLA BARCA GRANDE CALA PER FAR CORRERE BARCA PICCOLA O TAXI NON ESISTE. Con barca piccola NON è vero che fate onda piccola. L’onda che vedete è 1/3 di quella sommersa.
 – DIVIETI:
 È vietato ormeggiarsi alle briccole dei canali, tranne in caso di avaria o emergenza. Vietato ormeggiarsi anche brevemente alle fermate ACTV/ALILAGUNA
 – Breve riassunto dei suoni che potete sentire:
 REGOLA MADRE! NESSUNO VI STA MANDANDO A CAGARE! TUTTI I SUONI HANNO UN SIGNOFOCATO! STATE SERENI E CALMI
 1 suono breve = passo a dritta (l’incrocio sarà rosso con rosso) o in prossimità di incrocio = giro a destra
 2 suoni brevi = passo a sinistra (l’incrocio sarà verde con verde) o in prossimità di incrocio = giro a sinistra 
 3 suoni brevi = mi fermo o faccio retro o sto uscendo in retro da una cavana 
 
È buona norma avvisare sempre al RAGGIUNGIMENTO e CHIEDERE se si può sorpassare un’altra imbarcazione. Non potete sapere cosa si svolge dentro. Magari il personale di bordo è in emergenza e stanno svolgendo manovre salva vita e anche la minima onda potrebbe causare il peggio.
 
Buona navigazione.

1. Abilitazione dell’unità

Le unità con il marchio CE, in relazione alla categoria di progettazione, sono abilitate alle seguenti specie di navigazione:

Categoria A: senza alcun limite;

Categoria B: con vento fino a forza 8 e onde di altezza significativa fino a 4 metri (mare agitato);

Categoria C: con vento fino a forza 6 e onde di altezza significativa fino a 2 metri (mare molto mosso);

Categoria D: per la navigazione nelle acque protette, con vento forza 4 e onde di altezza significativa fino a 0,3 metri.

Per misurare la forza del vento si usa la scala Beaufort.
Per altezza significativa dell’onda s’intende l’altezza media calcolata considerando un terzo delle maggiori altezze d’onda osservate in un dato periodo.

La valutazione degli elementi meteomarini è fatta dallo skipper che si assume anche la responsabilità di impiegare l’unità nei limiti della categoria di progettazione assegnata dal costruttore, secondo le istruzioni riportate nel manuale del proprietario.

2. Numero di persone trasportabili

I natanti a motore fino a 10 metri di lunghezza, quando utilizzati come “tender”, devono riportare sullo scafo la sigla e il numero d’iscrizione dell’unità madre.

Nel corso della navigazione entro un miglio dalla costa o dall’unità-madre, se si trova al largo, è obbligatorio avere a bordo i mezzi di salvataggio individuali (cinture di salvataggio e salvagente) con esclusione delle altre dotazioni.

Il tender deve essere munito della dichiarazione di potenza del motore o del certificato d’uso, nonché della polizza assicurativa a prescindere dalla potenza.

3. Navigazione con i tender

I natanti a motore fino a 10 metri di lunghezza, quando utilizzati come “tender”, devono riportare sullo scafo la sigla e il numero d’iscrizione dell’unità madre.

Nel corso della navigazione entro un miglio dalla costa o dall’unità-madre, se si trova al largo, è obbligatorio avere a bordo i mezzi di salvataggio individuali (cinture di salvataggio e salvagente) con esclusione delle altre dotazioni.

Il tender deve essere munito della dichiarazione di potenza del motore o del certificato d’uso, nonché della polizza assicurativa a prescindere dalla potenza.

4. Navigazione negli specchi acquei o sottocosta

• a) nei corridoi di atterraggio (in cui è vietata la balneazione), con velocità non deve superare i 3 nodi;

• b) nelle zone senza corridoi, non frequentate da bagnanti (espressamente indicate nelle ordinanze), bisogna procedere a lento moto, perpendicolarmente alla spiaggia, adottando tutte le precauzioni atte a evitare incidenti.

Le unità di lunghezza oltre i 7 m. quando sono alla fonda, devono mostrare dove è meglio visibile un pallone nero di diametro adeguato.

5. Navigazione temporanea

Cambiano le regole anche per l’autorizzazione alla navigazione con “targa prova”.

Oltre ai cantieri e ai costruttori di motori marini, il rilascio è esteso alle aziende di assemblaggio e allestitori e ai mediatori del diporto e l’uso è esteso anche a Saloni ed eventi espositivi aziendali all’estero.

Fino all’implementazione del registro telematico, continuerà a essere rilasciata dal Capo del circondario marittimo o dal Capo dell’ufficio motorizzazione o, per le navi da diporto, dal Capo del compartimento marittimo nella cui giurisdizione l’impresa ha sede principale o secondaria.

La navigazione temporanea deve avvenire utilizzando una targa costituita da due tabelle apposte su ciascun fianco della metà a destra di prora e a sinistra di poppa con caratteri neri su fondo bianco da cui risulti la sigla dell’ufficio che ha rilasciato l’autorizzazione, il numero progressivo della stessa e la scritta “Temporanea”.

La navigazione è effettuata sotto la responsabilità del titolare dell’autorizzazione e l’atto di autorizzazione vale come documento di bordo abilitando alla navigazione anche in acque internazionali, per il periodo necessario nei limiti consentiti dalle caratteristiche di costruzione (categoria di progettazione) dell’unità interessata.

L’autorizzazione può essere richiesta anche in lingua inglese, ha una validità biennale ed è rinnovabile con annotazione sul documento originale.

Per le prove tecniche di scafi e motori è necessaria la presenza a bordo di una persona in possesso del certificato “First aid” se la navigazione avviene a 3 ore di navigazione da una postazione medica, o di un “Medical care” in caso di distanza maggiore.

Chiunque usa abusivamente la targa prova è punito con una sanzione amministrativa da 2.755 a 11.017 euro.

6. Arrivi e partenze dei commercial yacht

Il nuovo Codice cancella le procedure di arrivo e partenza delle navi da diprto UE, sia pleasure, sia commercial, e per le navi pleasure con bandiera extra UE.

Le procedure permangono in forma semplificata per le sole unità commerciali con bandiera extra UE: la presentazione della nota di informazioni all’autorità marittima all’arrivo e del rilascio delle spedizioni prima della partenza sono limitate al primo porto italiano e all’ultimo prima di lasciare il Paese.

In base alla circolare 8 agosto 2014, le suddette semplificazioni devono considerarsi estese alle unità ricomprese nella classifica “passenger yacht code” nell’ambito del Red Ensigne Code Group, adibite al trasporto fino a 36 passeggeri.

7. Indicativo SAR

Ai fini della salvaguardia della vita umana in mare, è stato istituito l’indicativo SAR per i natanti da diporto – I diportisti hanno la facoltà di contraddistinguere il proprio mezzo nautico da un numero identificativo preceduto dalla sigla “ITA”, assegnato, su specifica richiesta, dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.

Il numero assegnato serve esclusivamente a identificare il natante nei casi di ricerca e soccorso in mare. Secondo le ultime notizie, il sistema di identificazione non è stato ancora istituito.

8. Denuncia di evento straordinario

Nel caso che nel corso della navigazione si verifichi un evento straordinario relativo all’unità o alle persone a bordo lo skipper deve farne denuncia all’autorità marittima o consolare (se all’estero) entro 3 giorni dall’arrivo in porto. L’invio può essere effettuato anche per fax o via telematica.

Qualora l’evento abbia coinvolto l’incolumità fisica delle persone, il termine è ridotto a 24 ore.
Torna in alto